Caro Direttore,

innanzitutto buon compleanno al Corriere dell’Umbria! Quarant’anni è una bella tappa. Ed è giusto festeggiarla insieme alla comunità che ogni giorno sfoglia le vostre pagine, si addentra nelle notizie che pubblicate, cerca con curiosità e interesse fatti, storie, avvenimenti ed opinioni.

Ho sempre pensato che poche cose come i giornali, nei loro ormai molteplici formati, accompagnano le nostre vite nella loro quotidianità fatta di tanti elementi: dalle relazioni sociali al lavoro, dalla scuola allo svago, dalla necessità di affrontare problemi di ogni genere, fino allo spazio che dedichiamo a conoscere ciò che avviene intorno a noi o lontano da noi e che, pure, tanto ci interessa, ci coinvolge e ci riguarda, come purtroppo stiamo sperimentando in questi complessi e drammatici ultimi anni in modo particolare.

E proprio per questo, per l’impatto che il lavoro giornalistico ha sulla vita di ognuno di noi, occorrono, dal vostro lato, impegno, generosità, dedizione ed equilibrio e, dal nostro, di lettori, rispetto, credito e riconoscimento del servizio reso alla comunità.

Il traguardo tagliato dal Corriere dell’Umbria di per sé è una testimonianza dell’apprezzamento di cui gode e della qualità dell’informazione che questa fiducia dei lettori ha alimentato.
Quando poi la testata ha una propria specificità locale, quando cioè il suo legame con il territorio è particolarmente forte, com’è appunto con il Corriere dell’Umbria, questo filo con i lettori, con i cittadini, è più solido e insieme più intenso. Essere la voce del territorio credo sia una sfida non semplice, eppure straordinaria. Che voi del Corriere vivete con l’impegno che si deve.

Pensando alla tappa che oggi festeggiate mi viene in mente che ho ancora appesi, nella stanzetta a casa dei miei genitori, alcuni articoli ritagliati dal quotidiano che raccontano i primi passi della mia attività politica e per questo mi sento di poter dire che in questi vostri quarant’anni di storia c’è raccontato un pezzetto anche della mia. Come quella di tantissimi. Avete raccontato la nostra Umbria, le vette raggiunte dalla nostra comunità e anche le cadute. Sempre dando spazio alla resilienza e alla forza di un popolo che non è avvezzo alla lamentela, neppure nei momenti più duri.

Il giornalismo di qualità, quello cioè fatto di competenza, autonomia, correttezza ed equilibrio, è una risorsa indispensabile per la società che ne fruisce. A prescindere che sia la cronaca o la cultura, l’economia o lo sport il terreno su cui si esercita. E di questo il Corriere dell’Umbria ha saputo dare prova nella sua quarantennale – appunto – esperienza.

Dunque Direttore, a Lei, alla redazione ed a tutti coloro che ogni giorno garantiscono l’uscita del giornale, i migliori auguri ed un grande in bocca al lupo.